La soldatessa alle grandi manovre

La soldatessa alle grandi manovre

Italia 1978

Regia: Nando Cicero
Protagonisti:
Trama: la procace dottoressa inizia come tecnico di parte in un tribunale militare che deve giudicare un occhialuto ragazzo che ha violentato tre fetide vecchiacce (fazzoletto nero, sdentate, una muta con eloquente gestualita'). L'avvocato vuele scagionarlo a forza di schiaffoni; la Fenech spiega che e' un supermaschio (xyy) quindi non e' colpevole. Il giudice lo condanna a vita in un ospedale psichiatrico (terribile!!!) e il condannato schiaffeggia l'avvocato. Dopo questa squallida introduzione la Fenech viene chiamata per andare in una piccola caserma a fare un indagine sulle attivita' sessuali nell'esercito italiano. Il colonnello Fiaschetta infatti si eccita ballando il flamenco davanti allo specchio (sopra vestito da militare sotto in gonna e reggicalze) [begli stacchi di Cicero]; Alvaro Vitali e il suo amico cercano di farsi la "leoparda" una pazza con il viso maculato che morrde ed urla ma che, quando c'e' il terremoto, si accoppia con tutti; la figlia di Calogero, il proprietario dell'unico bar del paese (interpretata da il travestito delle ragazze coccode') vuole farsi tutti i militari (li spia da un foro fatto dietro al bagno, ma ha le mutande di latta; un raccomandato di ferro sta in una saletta privata e invita varie sue amanti spacciandole per sorelle, protetto dalle raccomandazioni, la Fenech cerca di beccarlo, lui si finge sull'orlo dell'omosessualita' per poi farsi, alla fine del film, la Fenech (un classico per Cicero, cfr L'insegnante). Storia paralllela con la mamma ossessionante del colonnello che vuole che lui vinca le grandi manovre per farlo diventare generale come il nonno e il papa'. Completamente ossessionato dalla madre soffre di turbe psichiche, e' un sonnambulo (mentre dorme sabota le operazioni, non vuole fare la brutta fine dei suoi avi), e spia la Fenech dal finto specchio. Vincono le manovre nonostante il sabotaggio grazie alle virtu' purganti dell'acqua del paese, sfruttamdo la leoparda come radar e con la Fenech coperta da un lenzuolo che cattura il generale nemico nel cesso. Apparizioni un po' tristi di Banfi che fa il prete cghe si deve arrangiare per dare da mangiare ai bambini della parrocchia e a se stesso; nopn da il meglio di se purtroppo, poi nel finale e' assente.
Scena mito: