La festa degenero' a seguito dell'auto-gestione del bar da parte di Franco Campanelli, che inizio' a realizzare critici cocktail di aranciata (fanta) e vodka; a seguito dell'esaurimento della vodka preso dal demone etilico inizio' a servire bombe composte da 1/2 di bibita e 1/2 dell'omonimo alcool al massimo grado di distillazione (detto impropriamente puro) comando in un quarto d'ora tutti i presenti. Il resto della festa quindi si perde nelle nebbie alcoliche dei presenti che smaltirono per giorni i postumi. Si narra del Campanelli trovato collassante in aula3 e di vari tentativi di rianimazione.