Dovete sapere, cari miei piccoli lettori, che questo calzino chiamato simpaticamente dai suoi amichetti Fetido aveva una mammina, una buona calza di lana, marrone a coste larghe, che non si smagliava mai, all'antica, che gli voleva tanto bene, e gli diceva :-"Fetidino mio, tu da grande sarai il calzino di un re!"-, e Fetido era tanto contento. Il padre era un calzino bianco corto, un brav'uomo, pero' debole debole, faceva sempre uscire l'alluce di fuori.
Un triste giorno mamma calza venne colpita da un lavaggio a tradimento, si infeltri' tutta e presto mori', tagliata a pezzi ed utilizzata come straccetto. Fetido ed il padre furono tristi per molti giorni, ma la vita' continuo' come sempre, nuove scarpe, nuove passeggiate, solette che macchiavano, partite a calcio in scarpe da tennis bagnate, insomma tutte le gioie e i dolori che un normale calzino aveva durante la sua vita. Il papa' si occupava con premura delle faccende di Fetido, che ormai era diventato il calzino favorito.
Purtroppo un giorno venne una nuova calza, di quelle nuove,di spugna, tutte colorate, che subito circui' il padre (capendo subito che era il calzino piu' vecchio e quindi piu' influente) e lo sposo'. La cattiva matrigna era molto gelosa di Fetido, gelosa della sua comodita' e soprattutto dell'inconfondibile capacita' che aveva di raccogliere, mescere e conservare tenacemente, tutte le sostanze odorose prodotte dal piede e dalla scarpa in cui stava. Riusciva in cio' grazie al fatto che allevasse segretamente dentro di se particolari microorganismi che stimolavano ancora di piu' la produzione di simpatiche ed inebrianti sostanze.
La matrigna decise di sbarazzarsi di Fetido: lo colse in un momento di riposo all'interno del cassetto togliendoli il numeretto che gli permetteva di essere riconosciuto dal proprietario e di non perdersi durante il terribile e vorticoso momento della pulizia. Infatti il successivo lavaggio, tempestoso come al solito, fini, ma Fetido non si trovo piu' ammonticchiato ordinatamente insieme al padre ed ai suoi amici di una vita, ma fu buttato nel luogo piu' orribile, considerato da molti una leggenda, la Gehenna dei calzini: il mucchio dei dispersi. Si trovava quest'inferno sempre all'interno del tetro box in cui venivano disposte tutte le famiglie (dovete sapere che oltre alle famiglie dei calzini c'erano anche esseri inferiori quali le simpatiche mutande, gli scontrosi slip, le magliette bonaccione, ed i giganti camicie e pantaloni), in cui a volte per giorni tutti attendevano ansiosamente il prelievo del padrone per arrivare a casa nel cassetto ed al lavoro sul piede. Ora in quel luogo di terrore non era piu piegato vicino al papa' ed ai suoi amici, ma era solo e per di piu' con l'orribile certezza che il padrone non l'avrebbe mai piu' trovato...
non so come continuare, se avete un'idea fate voi...