La cavalcata dei resuscitati ciechi

La cavalcata dei resuscitati ciechi


Spagna 1969
Genere: zombie
Regia: Armando de Ossorio
Trama: In un paese spagnolo vengono uccisi al rogo dei templari che uccidevano, violentavano, torturavano tutti perche' avevano scoperto il segreto dell'immortalita'. allora i paesani s'incazzano e li bruciano (mitiche scene splatter) e, come se non bastasse, decidono di bruciargli gli occhi per fargli perdere la vista non sia mai risuscitassero dopo 500 anni.
Con un prodigioso flash-forward ci ritroviamo 500 anni dopo nel pieno fulgore seventies in un villaggio spagnolo in cui (i tapini) stanno festeggiando il cinquecentenario del rogo dei templari (che tra l'altro avevano urlato vendetta); scene di gelosia tra il sindaco e la bellezza del paese da tutti contesa, classico gobbo-pazzo del villaggio da tutti malmenato difeso dalla bella di turno, bambini che giocano e arriva lui l'eroe: un cinquantenne tinto con basettoni lunghissimi e vestiti di uno zarrismo impressionante (mi sembra giacca di velluto con collo larghissimo, elefantoni, occhiali da soli ridicoli) che deve portare i fuochi d'artificio per il paese a bordo di una campagnola scassatissima. Sguardi di fuoco con la bella (naturalmente sua vecchia fiamma) gelosia etc... Naturalmente evocati dal gobbo in cerca di vendetta escono i cavaglieri un po' anneriti ma vivi e vegeti con tutti i loro cavalli abbrustoliti ma scattanti. Naturalmente sono ciechi ma si scopre solo dopo, per tutto il film si orientano benissimo (sesto senzo, fiuto, sentono i rumori mah...) e fanno una carneficina nonostante i bifolchi si difendano con gli stessi forconi di legno utilizzati dai medioevali ma ora non vanno piu'. Primi uccisi il classico vecchietto alcolizzato mai ascoltato e un amante fedifrago. Il sindaco chiama direttamente il ministro addetto agli zombie ma questi tromba con la segretaria e non gli da retta (strepitosa critica al regime franchista del Mitico de Ossorio). Gli eroi scappano con la macchina e, non si capisce perche' la lasciano in una piazzetta con gli zombie fuori ed entrano in una chiesa. Ci sono nell'ordine: Naturalmente i nostri eroi si salvano uscendo senza fare rumore tanto loro sono ciechi (non c'aveva pensato nessuno) la stronza di bimba urla ma tanto e' l'alba e allora crollano tutti i morti come se fatti di cenere (un classico)

Note e commenti: Mi avevano parlato dell'originalita' del regista spagnolo ma il film e' il classico polpettone con poche novita'. naturalmente va premiata la solita esilarante fuga impossibile da esseroni lentissimi che sempre ti beccano e ti sfracellano staccandoti gli arti. Buone le scene del cattivismo del sindaco che vuole sacrificare la bimba, e, naturalmente, i vestiti improbabili di hippy iberici.