Il tuo corpo e' bellissimo e la mia fiaba proibita di oggi e' "Amore a Star Trek".
Mi trovavo con i miei amici storie tese a Star Trek, l'invito di Enza una motorista 19enne era stato assai gradito, ma non avrei mai supposto che la provocante astronave Enterprise mi avrebbe procurato tanto piacere. Eravamo stati preceduti da un amico molto speciale: il chitarrista Cesareo, infatti giaceva prono e festante in una pozza di liquidi organici, mormorndo tenere oscenita' all'indirizzo di un giovane pettoruto: il comandante Kirko.
Il virile graduato ci accolse massaggiandoci con talco profumato e lo stesso Faso solitamente cosi' compassato lo bacio' con tenerezza sul riporto. Brum brum...la navicella parti', nel giro di un istante sorvolavamo Chioggia e pochi minuti dopo orbitavamo intorno al Sole ad almeno 200 Km/H di velocita'. A bordo intanto eravamo entrati nelle simpatie di Franca una giovane molto effemminata braccio destro del tenente Sola. I due spazionauti avevano gia' travolto le difese dell'organista Rocco Tanica che ne usava uno per penetrare l'altro con disarmante candore.
Ma tutto cio' purtroppo era troppo bello per durare, approfittando della disattenzione di Gianduia, il timoniere eunuco, ecco dagli spazi siderali uno stormo di Skrotos, feroci avanguardie di Gianfranco: il mariuolo dello spazio; non facemmo in tempo a consumare un frugale coito con i nostri nuovi amici che subito l'intera astronave fu attraversata da fremito molto simile a quello che il sassofonista Feiez sperimentava grazie al dottor Mc.Koyo, l'attempato seduttore infatti aveva regolato il teletrasporto in modo che trasferisse negli orifizi del partner solamente il suo sesso mentre lui rimaneva comodamente seduto in poltrona, ma gli assalitori bersagliavano il nostro veicolo con proiettili di feci astrali assai tossiche Prum prum.....a auh auh.
Basto' tuttavia aggiungere al normale propellente dell'Enterprise alcuni galloni di Luigi: il tonico di chi ama, per raggiungere l'intrigante velocita' di 1000 miliardi di anni-luce al secondo e sfuggire cosi' all'agguato. A bordo fervevano i festeggiamenti per lo scampato pericolo, ci accoppiammo con tenerezza e fervore, e un capannello di amici saluto' la penetrazione del venusiano signor Spocchio da parte (pensate un po') di Mangoni che gli dardeggiava le orecchie a punta con una linguetta assai vispa. Raggiungemo lo Zenit del piacere piu' dirompente nella storia della federazione galattica, comprendemmo che era ora di congedarci. Ci allontanammo con una scialuppa distruggendo le altre e portando con noi le riserve d'ossigeno dei nostri amanti.
Secondo il calendario astrale correva il 5100 dell'Era dell'Amore.
Grazie Enza, grazie comandante Kirko, grazie Gianduia, grazie signor Spocchio, grazie anche a te per avermi telefonato e chiamami ancora.