(aka "CAVO DELLA MIA CHITARRA")
(Belisari/Conforti)
intro: Am Asus4 Asus2 varie volte.
Am Dm
Ricordo una mattina andando a scuola
G C
ti vidi e rimasi abbacinato
Dm Am
se non, per meglio dire fulminato
Dm E
e poscia mi mancadde la parola
Am Dm
La tua bellezza schietta e disinvolta,
G C
Amalia, io giammai non scordero',
Dm Am
e tosto una canzone intonero'
Dm E F#m G#m
se il cavo non mi frega anche stavo--o--lta.
A E
Oh cavo, cavo cavo, cavo cavo,
D E
non dissaldarti, no, non dissaldarti.
A E
Son bravo, sono bravo, sono come Uri Geller,
D E
ma vado in merda se mi si dissalda il cavo.
Am Dm
La nostra relazione e' terminata
G C
ma ancor col tuo ricordo mi tormenti
Dm Am
Io credo di aver perso i sentimenti
Dm
E nonostante che fra noi due l'intesa non sia mai stata cosi'
esagerata, c'era un'intesina, diciamo, io, che una notte, mi
ricordo, ti telefonai, e tu mi dicesti: "Ma tu mi ami?"
E a quel punto ci fu un avviso di chiamata, e gia' in quel-
l'occasione avevo avuto dei sospetti sulla tua persona,
non tanto sulla tua integrita' morale, quanto su quella fisica,
nonostante questo io ho sempre cercato e ancora adesso cerco di
E F#m G#m
intonare questa serena--a--ta
A E
Oh cavo, cavo cavo, cavo cavo,
D E
non dissaldarti, no, non dissaldarti.
A E
Son bravo, sono bravo, diciamolo! Sono bravo,
D E
ma vado in merda se mi si dissalda il cavo.
[ASSOLO]
A E D E A E D E (o giu' di li')
Oh cavo, ti prego, non lasciarmi almeno stavolta,
aiutami almeno tu...
A B C C C
non dissaldarrrrrrrti.
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