La strategia di attacco multiplo si basa su un corretto avvicendamento spazio-temporale di differenti principii attivi o sul loro uso in miscele. In sede operativa si puo' ricorrere ai trattamenti " a scacchiera". Questo metodo si ispira al presupposto per cui ogni singolo principio attivo cosi' impiegato verrebbe ad esercitare una pressione selettiva inferiore rispetto a quella necessaria per lo sviluppo della resistenza. Questo tipo di approccio e' stato di recente rivisto criticamente (Tabashnick, 1989), in quanto le simulazioni teoriche che ne dimostrano la validita' si fondano su considerazioni spesso distanti dalla realta', come la monogenicita' della resistenza e la completa recessivita' del rispettivo allele. La strategia di moderazione e' quella che, piu' in generale delle altre, trova applicazione. Tuttavia anche le altre due possono, sotto determinate condizioni, mantenere la propria validita'. Appare comunque sempre preferibile e, in particolar modo, nel caso del controllo degli Artropodi degli ambienti antropizzati, il ricorso a prodotti a bassa tossicita' nei confronti dell'uomo, a breve persistenza ed in formulati a piu' rapido rilascio integrando, laddove possibile, il mezzo chimico con mezzi alternativi. Da quanto finora detto appare evidente la necessita' di disporre di validi sistemi per il monitoraggio della resistenza, prima di poter impostare una qualsiasi strategia di "management". La problematica al riguardo e' quanto mai vasta per l'ampiezza dei mezzi analitici attualmente a disposizione. In questa sede si riportano le principali tecniche di monitoraggio secondo una comune classificazione (Tab. 3).
Tab. 3- Rappresentazione schematica dei principali metodi diagnostici per il monitoraggio della resistenza ai fitofarmaci. Tipo Scopo Metodologie Bioassaggi a) Valutaz. quantitativa della resistenza; b) Indagini sui sistemi enzimatici coinvolti nella resistenza (con l'impiego di sinergizzanti) Trattamenti topici, per contatto, per immers., ecc. eseguiti comparativamente su gruppi di individui "sensibili" e "resistenti" Test biochimici Identificaz. dei singoli enzimi coinvolti nella resistenza Filter paper test, metodi colorimetrici, substrati di agar, elettroforesi Test immunologici c.s. Impiego di antisieri specifici Test di incrocio e selezione Localizzazione dei geni per la resistenza sui cromosomi Incrocio con ceppi di marcatori geneticiIn ultima analisi merita una particolare citazione il ricorso ad "expert systems" per il "management" della resistenza. Attraverso questi modelli e' possibile ottenere "suggerimenti" circa la ottimale strategia di controllo da seguire, in quanto atti ad interpretare spazialmente e temporalmente, in funzione dei fattori biotici ed abiotici dell'ambiente, la dinamica delle popolazioni da combattere ed il comportamento della frequenza dei geni responsabili della resistenza.