ali
Ali
vedi anche:
Massimo sono pesenti due paia, a volte uno solo (ditteri) o assenti (insetti
atteri), in tal caso si distinguono atteri primitivai (Apterigoti) o da
derivazione secondaria (atteri secondari come Afanitteri o Anopluri). Non
costituiscono delle appendici (a differenza delle zampe e degli gnatiti), ma
delle espansioni laminari dell'esoscheletro articolate al meta-mesa-torace tra
tergo e pleure grazie a degli scleriti detti pterali.
Costituite da due lamine sovraposte percorse da tubuli sclerificati
(nervature), con all'interno emolinfa, aria, nervi, che fanno da sostegno
all'ala. Le nervature principali sono la costale, subcostale, radiale,
mediana, cubitale, anale, tutte (tranne la costale), molto ramificate.
Nella costale spesso anteriormente c'e' un ingrossamento detto stigma o
pterostigma che distribuisce le forze durante il volo.
A differenza delle ali dei vertebrati negli insetti non derivano da arti ma
hanno avuto origine indipendente. Secondo la teoria paranotale ecco le
fasi di sviluppo:
- differenziaione di pliche laterali per la stabilizzazione in volo di
insetti salatatori;
- assottigliamento ed espansione per permettere agli insetti di planare;
- creazione dell'articolazione e della musculatura necessaria al volo
attivo
La muscolatura interessata si divide in:
- diretta, collegata agli pterali tramitedue scleriti articolari
(basalare e subalare); i muscoli connessi allo sterno provocano l'innalzamento
delle ali;
- indiretta, non agisce sulle articolazioni si distingue:
- dorso-ventrale, muscoli trasversali collegati a dorso e ventre,
curvano il dorso alzando le ali;
- logitudinale-ventrale, muscoli longitudinali legati rigidamente al
dorso che in trazione diminuendo la sezione ne riducono la curvatura abbassando
le ali.