Fonti di Variabilita' di Materiale Moltiplicato

Fonti di Variabilita' di Materiale Moltiplicato

Possiamo avere tre fonti di variabilita' genetica:

Topofisi

La zona della pianta da cui e' prelevato il materiale da propagare influenza le caratteristiche della pianta ottenuta. Ad esempio prelevando in Araucaria Excelsa rami terminali otterremo piante con fusto ascendente, moltiplicando rami laterali otterremo piante con sviluppo del fusto orizzontale. Propagare rami vigorosi dara' come risultato piante vigorose (es. succhioni di pomacee o di olivo), per la rosa innestando rami brevi e florigeni si otterranno piante raccolte ed a maggiore attitudine fiorifera.


Chimere d'innesto

Si hanno dallo sviluppo di geme avventizie sorte dal callo di cicatrizzazione dell'innesto; queste gemme presentano quindi sia i tessuti del nesto che del portainnesto.

Esempi si hanno in Crategu-Mespilus (biancospino-nespolo), Pirus_Cydonia (pero Cotogno), Arancio Bizarria (Arancio-Limone), Uva bizarria (Varieta' a buccia rossa e bianca), e' stata ottenuta in laboratorio una chimera d'innesto da Winkler tra Licopersicum esculentum e Solanum nigra.


Mutazioni gemmarie

Da non confondere con le mutazioni somatiche come ad esempio quella che subisce la cv di pero Williams se coltivata in Italia meridionale (si ha uno schiacciamento del frutto). Tale mutazione non e' stabile, propagando la pianta e coltivando gli individui prodotti al nord si riottengonoi le caratteristiche tipiche della cv.

Le mutazioni gemmarie o chimere autogene modificano il patrimonio genetico delle gemme, tramite mutazioni geniche, cromosomiche o genomiche.

Possiamo avere: