Basi anatomiche della radicazione

Radici di neo-formazione

di ramo di origine:
• endogena nel caso di specie legnose, originandosi da:
  • floema
  • raggi midollari
  • in prossimita' del cambio
  • tracce fogliari
  • raggi floematici
  • floema secondario
• esogenain specie erbacee,
• fogliaricon germogli scaturiti da meristemi:
  • primari: (preformati), come nel caso del Bryophillum, in cui siu sviluppano plantule da embrioni fogliari quando la foglia cade a terra.
  • secondari: (da ferita), come in Begonia, Santapaulia, Sedum, Lilium candidum, Ficus elastica etc... Si svilupopano i primordi alla base della lamina fogliaria o del picciolo
• radicali

Radici pre-formate

Dette anche burr-nods; in corrispondenza con i raggi parenchimatici si sviluppano abbozzi radicali che poi, ingrandendosi, creano delle escrescenze sul tronco fino a livello sottocorticale, arrivando quasi a confondersi con cancri della corteccia. Sono frequenti in portainnesti di cotogno e susino, qualche portainnesto di melo, sul salice, sull'ortensia, pioppo, ghelsomino, ribes, cedro. Le specie con radici pre-formate radicano naturalmentemolto facilmente.

Autoradicazione e correlazioni anatomiche

Tentativo di trovare un parametro di natura anatomica per valutare le capacita di radicazione di una talea.

Inizialmente si pensava che nella corteccia ci fosse la capacita' rizogena di una pianata, a seguito di esperimenti su arancio amaro (scarso potere rizogeno) e cedro (facilmente radicabile). effettuando un innesto a zufolo reciproco. [nel caso dell'arancio innestato le radici si sviluppavano in corrispondenza dell'anello di corteccia del cedro]. L'esperimento fu riproposto con 3 bionti, due con radicazione diffuicile (cv di Pero S.Maria e cotogno da industria cv. Gigante di ......) ed una ad alto potere rizogeno (portinnesto di Cotogno). In effetti l'effetto della corteccia e' collegato agli ormoni endogeni presenti nelle cv a facile radicazione.

Strangler per talee di Garofano, associo' il basso potere endogeno con l'effetto meccanico dell'anello di fibre sclerenchimatiche nel bloccare lo sviluppo dei primordi radicali. Esperimenti continuati con Ciampi e Gellini sulla cv di Olivo Moraiolo.

In seguito Loreti confrondando varie cv di Olivo (da facilmente radicabili come l'Ascolana al Moraiolo), cv di Ciliegio (stort morello, Bing) e cv di Pero (Old Home facilmente radicabile e Bartlett no), dimostro' come anche in presenza di anello sclerenchimatico alcune cv presentano dei primordi che riescono a sfaldarlo radicando facilmente.

Altri autori hanno correlato un basso indice di radicazione con un'alta quantita' di parenchima nel legno, ma nell'olivo delle prove hanno smentito questa tesi.